Una serata in ricordo del 75° anniversario della morte di G.Geravsutti, con il contributo di Andrea Giorda, Ugo Manera e Carlo Crovella, profondi conoscitori della figura del grande alpinista.
Il 02 Dicembre alle ore 21, al centro incontri dei Monti dei Cappuccini nelle sale: Stemmi, Monviso, Rocciamelone. Capienza limitate, mascherina e green pass obbligatori.
Capita che gli istruttori della Gerva si spoglino delle loro vesti per ritornare allievi e si divertano a mettere in pratica manovre di soccorso laboriose. Capita che un istruttore in passato si sia trovato in una situazione di difficoltà e che abbia ora lo spazio per condividere la sua esperienza e aiutare gli altri istruttori ad essere preparati in caso di emergenza. Capita, infine, che tutti gli istruttori della Gerva si riuniscano e, muniti di cordini e pazienza, dedichino il proprio tempo a migliorarsi.
Questo è accaduto poco tempo fa, il 14 novembre 2021 al CAT Palabraccini di Torino, in una giornata dedicata all’aggiornamento del corpo istruttori, in particolare alle manovre di autosoccorso della cordata, ma anche alla messa in luce delle novità sopraggiunte dal CNSASA (Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo, Sci Alpinismo e Arrampicata Libera) e dal CSMT (Centro Studi Materiali e Tecniche), grazie alla straordinaria partecipazione di Emiliano Olivero istruttore nazionale di alpinismo INA e della Scuola Centrale di Alpinismo S.C.A.
Settantacinque anni fa, nel 1946, cadeva Giusto Gervasutti sul Mont Blanc duTacul, nel tentativo di salire il pilastro che ora porta il suo nome. Gervasutti il “Fortissimo”, è molto noto tra gli scalatori torinesi (e non solo) per la sua eccezionale attività alpinistica e perché a lui è dedicata la scuola di alpinismo che porta il suo nome. Scuola attraverso la quale sono passati centinaia di aspiranti scalatori in oltre 70 anni di attività. Nel ricordo di questo grande scalatore ho voluto riproporre il mio racconto della salita della parete Nord Ovest dell’Ailefroide, una delle più grandi realizzazioni del “Fortissimo”
con Ugo Manera Andrea Giorda Claudio Battezzati e la Scuola di Alpinismo “GINO PRIAROLO” del CAI di Verona.
Alcuni mesi fa Giacomo Raffa, Direttore del corso Roccia della Scuola di Alpinismo Gino Priarolo del CAI di Verona, mi contattò per chiedermi, in qualità di Direttore della Scuola G. Gervasutti, una collaborazione tra le nostre due Scuole. Il suo corso di roccia AR1, sarebbe terminato con una uscita prevista in Valle dell’Orco per la fine del mese di Settembre 2021. Il suo desiderio era quello di chiudere in bellezza invitando due fra coloro che hanno fatto la storia dell’arrampicata in Valle: Ugo Manera e Andrea Giorda che sono diventati profondi conoscitori della Valle e protagonisti dell’apertura di nuove vie, tutt’oggi molto frequentate. L’intento di Giacomo era anche quello di far raccontare agli allievi del corso, dalla viva voce dei protagonisti, l’emozione nello scoprire il Caporal e le strutture adiacenti, scalare con Gian Piero Motti, nonché Kosterlitz e tutto il dibattito con il gruppo denominato Nuovo Mattino sulle nuove idee che stavano nascendo sull’arrampicata. In pratica la storia dell’arrampicata in Valle descritta dai suoi protagonisti. Certo della disponibilità di Ugo e Andrea ho accolto con entusiasmo la proposta. Giacomo, ottimo organizzatore, ha preparato la serata per il Sabato 25 Settembre 2021 presso il Rifugio le Fonti Minerali di Ceresole Reale. Nella giornata, nonostante le condizioni meteo non fossero al meglio alcuni Istruttori con allievi al seguito erano riusciti comunque a salire la via del Pesce d’Aprile alla Torre di Aimonin. Ugo Manera che, munito delle opportune attrezzature ha proiettato e commentato magistralmente le immagini della valle e delle vie da lui aperte, ed ha così avuto l’opportunità di spiegare perché avesse denominato la via del “Pesce d’Aprile”, la storia del nut presente e poi scomparso, fa parte ormai del nostro immaginario collettivo. Andrea Giorda, come sempre grande affabulatore, ha calamitato l’attenzione dei presenti raccontando, con materiale fotografico e filmati, una miriade di aneddoti - baita compresa - sulla meglio gioventù di allora, e su quella di oggi che, seppure con qualche anno in più, ancora si cimenta, con il sottoscritto, sulle pareti della Valle dell’Orco. Come Direttore, dopo aver illustrato l’organizzazione e i corsi della Scuola G. Gervasutti, ho espresso il mio apprezzamento per la bella iniziativa della Scuola G.Priarolo. Le iniziative che portano a una collaborazione fra le Scuole è un tema interessante e meritevole di ulteriore sviluppo per un maggiore interscambio di proposte e di esperienze.
Dopo un anno di fermo dall’ultimo corso TRAD, causa Covid-19, eccoci: finalmente riparte l’attività della Scuola Gervasutti.
Il corso di arrampicata TRAD al raduno “Valli di Lanzo in Verticale” nel vallone di Sea, è diventato un appuntamento fisso e con piacere ci si ritrova tutti nella minuscola piazza di Forno Alpi Graie per ripetere questa piccola avventura. I soliti ritardi, il solito appello, le solite dimenticanze, allievi e istruttori in questo se la giocano e in più si aggiunge la complicazione di dover compilare la modulistica prevista dal CNSASA per i corsi in tempi di COVID 19, ma l’organizzazione minuziosa di Tachi non fa una grinza e tutto procede perfettamente. Alla fine ci siamo; si parte con le comunicazioni di rito fatte dal buon Sergio che rammenta in poche parole il posto in cui siamo – perché un minimo di storia fa sempre bene, altrimenti sembriamo la gita sociale al parco giochi – la difficoltà del trad che ti può fregare anche se in falesia fai il 7c+, il materiale che ti serve per iniziare (nonché le pratiche per aprire un mutuo necessario a comprarlo!) e l’organizzazione di questi due giorni che saranno scansionati anche dal previsto temporale pomeridiano.