Con l’uscita alla falesia di Montestrutto si è conclusa la prima parte del corso di arrampicata base. Questa parte è una vera full immersion nel mondo dei nodi e delle manovre: una lezione intera dedicata all'apprendimento dei nodi fondamentali. Una “uscita” alla SASP del Palatazzoli in cui questi nodi si vedono in pratica: breve salita top rope, discesa in doppia con la longe già predisposta, risalita della corda, collegamento delle soste e ancora nodi. Tutto questo come preparazione alla prima uscita vera e propria in ambiente alle Courbassere nelle Valli di Lanzo, palestra di roccia che ha visto la formazione di praticamente tutti gli alpinisti torinesi: prova di tenuta della caduta del primo di cordata, ancora corda doppia e risalita della corda e movimento della cordata e ancora nodi e non solo: posizionamento delle protezioni mobili, costruzione e collegamento di una sosta, tecnica di arrampicata. Ancora una seconda serata alla SASP del Palatazzoli per affrontare le manovre di soccorso della cordata: la calata con il ferito e il paranco di recupero; un ripasso dei nodi e poi didattica di arrampicata.
Val Grande in Verticale, la nuova guida di arrampicata della Val Grande di Lanzo e del Vallone di Sea. Il volume recensisce tutto ciò che è arrampicabile in questo angolo delle Alpi Graie, sia per quanto concerne le vie lunghe che le falesie.
Il lavoro è la sintesi delle chiodature e richiodature di numerosi itinerari, soprattutto nel Vallone di Sea, iniziato nel 2015. Lavoro che non si esaurisce certamente con questa pubblicazione (richiesta e “pretesa” da molti) ma continua incessantemente, anche grazie al supporto del neonato Gruppo Valli di Lanzo in Verticale, sul cui sito www.vallidilanzoinverticale.it saranno inseriti aggiornamenti, news e relazioni post uscita.
Nella guida sono presenti anche contributi storici, sotto forma di racconti, di chi maggiormente ha scalato in Valle e conosciuto i personaggi che ne hanno fatto la storia.
Il volume è già acquistabile on-line sul sito www.ideamontagna.it e durante il raduno di arrampicata ed escursionismo La guida sarà poi disponibile negli usuali canali di vendita quale la Libreria della Montagna di Torino.
Una storia di esplorazione iniziata 40 anni fa e non ancora finita.
Raccontata da Alessandro Zuccon CAAI Istruttore della Scuola
La Punta di Fioni, l'aquila, la parete 1978, giovane allievo del Corso di Alpinismo Gervasutti risalgo per la prima volta il Vallone di Piantonetto. Il mio istruttore, Claudio Sant'Unione, decide che non ripeteremo una via, ma andremo invece in 'esplorazione'. Salimmo così uno dei numerosi speroni che precedono il Becco di Valsoera, su su fino alla sommità della cresta e poi giù dall'altro versante in un avventuroso rientro. Una "via nuova"? Sì, probabilmente sì, ma allora non la tenemmo in gran conto, nessuno fece relazioni od altro e oggi non ricordo altri particolari.
Ma forse nacque così il gusto per la ricerca, del muoversi dove non è mai passato nessuno o quasi, la capacità di fiutare un passagio dove non si vedono altro che rocce informi, vertiginosi canali e cenge sfuggenti.
Correva l’anno 1984 quando due giovani istruttori della Scuola, Alessandro e Andrea, disegnavano sulla Torre staccata del Becco di Valsoera la via “Sturm und Drang” Alessandro Zuccon e Andrea Giorda diventati Accademici sono ancora istruttori della Scuola e un punto di riferimento per tutti gli istruttori attuali.
Nell’anno che corre, 2019, due giovani istruttori della Scuola, Filippo e Federico, insieme ad Alessandro hanno deciso di ricordare il trentacinquesimo anniversario dell’apertura ripetendo la via. Un commento sintetico dei giovani: “Un viaggio nella storia dell'alpinismo, una giornata indimenticabile che ci fa tornare indietro nel 1984, sbalorditi dell'audacia che i due ebbero a salire quella linea. Buon anniversario Zuc.”
Tra queste alcune foto della prima salita. archivio Zuc