Con una certo spleen alcuni sibilano che tanto in Piantonetto piove anche quando fa bello, quindi… Comunque, sbeffeggiando ogni meteo, gli intrepidi della Gerva si sparpagliano ostinati per il vallone. Sabato il dire: spostamento della sosta, calata con il bilancino, calata con il ferito; a seguire interessantissima lezione del Direttore della Scuola sull’incidenza della presenza dell’uomo nella vita degli ungulati: lo sapevate che le interruzioni dell’alimentazione nello stambecco che alza il capo guardando l’escursionista hanno ripercussioni sulla sua salute? E poi indiscrezioni sulla vita sentimentale e sessuale del gipeto....
Dopo due antipasti di tutto rispetto, un primo d’eccezione: voilà le Mont Blanc. Per chi non c’è mai stato – ma anche per chi c’è già stato - la vista che si spalanca mentre sali con la nuova funivia SKYWAY e quando ti affacci al Col des Flambeaux toglie il fiato. L’idea di scalare sui Satelliti, ma anche solo di attraversare il ghiacciaio – dove si rintana il crepaccio - ti emoziona e contemporaneamente ti spaventa.
“Io ho viste Ore che voi falesisti non potreste immaginarvi: macchine cariche di alpinisti semiaddormentati al largo della Carello, e ho visto piantare i chiodi al lume delle frontali alla Castello Provenzale”
Non è l’incipit di un racconto visionario di un corso di alpinismo del 2080, ma la cronaca veritiera della seconda uscita della Gerva: destinazione Chiappera, Val Maira.
Appuntamento alle ore 04.30, partenza alle ore 04.31. Arrivo previsto alle ore 07.00.
Nessuno ci avrebbe giurato, eppure gli unici ad arrivare in ritardo sono quelli che avevano dormito in loco. Alle 07.10 tutti scalpitavano ai cancelli di partenza; gli allievi più diligenti con le relazioni in mano, altri con in mano lo stomaco, vittima delle mille curve della Val Maira. Rocca Castello, Rocca Provenzale.
19 Maggio: il 70° Corso di Alpinismo è partito, destinazione Valle dell’Orco. Cose da non credere al 70° Corso: in tempi di 9c un Signore della montagna insegna ad un manipolo di giovani allievi l’artificiale. Per tutto il Sergent si ode l’antico canto del chiodo che "stai sicuro che questo tiene": Ugo Manera pianta un chiodo, staffa, chiodo, staffa e sale. Così, in pochi minuti si srotola sotto i nostri occhi una bobina di storia dell’alpinismo pratico: meglio di 10 conferenze.
Il 16 maggio 2018 parte il 70° Corso di Alpinismo con una interessantissima lezione teorica sull’arrampicata TRAD. Quest’anno a fronte di 43 richieste di partecipazione, sono stati ammessi al corso 17 allievi [5 ragazze e 12 ragazzi] divisi tra A2 – corso avanzato – e A3 corso di perfezionamento. E’ sempre difficile scegliere chi prenderà parte al corso di alpinismo, ci sono quelli che sono fortissimi in arrampicata ma poca dimestichezza con piccozza e ramponi, chi invece al contrario. In tutti i curriculum tra le righe si legge voglia di montagna, voglia di avventura, curiosità e desiderio di imparare.