Recuperate le forze dopo i lavori sul Bimbo e sul Rivero, propongo a Rico di darmi una mano a ripulire e riattrezzare le altre mie vie esistenti nel "primo" e "secondo salto" della "Sbarua centrale", settori di arrampicata così denominati sulla prima guida di Giampiero Motti. Rico, ancora una volta, è disponibile! Il proposito è di risistemare le vie, sei monotiri in tutto, sfruttando le giornate più fresche tra maggio e giugno. E così è stato, anche se con un supplemento di lavoro...
Dopo le fatiche sul Bimbo, e qualche mese di riposo, chiedo a Rico se ha voglia di darmi una mano a ripulire e riattrezzare “Bon ton”. Anche se spesso ripetuta, la via è stata invasa in alcuni tratti dal lichene e, per non farsi mancare niente, anche da qualche toppa erbosa di troppo. Inoltre, l’attrezzatura della via è oggettivamente un po’ datata. Una bella ripulita e un'attrezzatura adeguata agli standard attuali è proprio quello che ci vorrebbe. Con l’occasione, apporterei anche qualche piccola miglioria. Claudio Battezzati, compagno d’apertura della via nel mese di marzo del 1986, che attualmente lavora in trasferta in Sicilia, è d’accordo. Rico, come sempre entusiasta, è subito disponibile...
ROCCA SBARUA Pulitura e riattrezzatura a fix-inox della Torre del Bimbo
Se, giunti al Rifugio Melano-Casa Canada, ci si sposta alla piazzola di atterraggio dell’elicottero distante pochi metri, ci si mette nella condizione ottimale per godere di una panoramica superba su tutte le strutture più importanti della Sbarua, quelle inferiori e quelle superiori. La struttura di primo impatto visivo è quella intuitivamente denominata “Placche gialle”, superba parete verticale alta circa 120 metri. Spostando lo sguardo alla sua destra si identificano facilmente in sequenza lo “Sperone Rivero”, lo “Sperone Cinquetti” e, subito a fianco, la “Torre del Bimbo” che, da questo punto di vista, appare più modesta di quanto essa sia in realtà.
Un gruppo di ex allievi della scuola Gervasutti, con il tempo diventati soprattutto amici, alla ricerca di qualcosa da fare in un weekend senza sole e che minaccia pioggia perché... restare a casa ormai è impensabile!
Avevamo già sentito Max parlare di questa sua nuova falesia e ci era giunta voce che i tiri non ti facessero vincere facile, proprio come piace a noi!