Falesia dry-ghiaccio "CAVA ALTA"
La storia
Un gruppo di ex allievi della scuola Gervasutti, con il tempo diventati soprattutto amici, alla ricerca di qualcosa da fare in un weekend senza sole e che minaccia pioggia perché... restare a casa ormai è impensabile!
Avevamo già sentito Max parlare di questa sua nuova falesia e ci era giunta voce che i tiri non ti facessero vincere facile, proprio come piace a noi!
Durante il corso di cascate dell'anno scorso avevamo intravisto questa barra rocciosa tra le nevi, ma adesso, in mezzo al verde e rosso degli alberi, si notava proprio bene dal parcheggio. Appena arrivati, ci accolgono Max e Romeo già intenti a lavorare, ripulire, installare tubi e a provare l'impianto dell'acqua. Entusiasti del luogo, abbiamo fatto qualche foto circondati da un magnifico paesaggio autunnale... poi, dopo che i "maestri" ci hanno indicato dove buttar giù le corde... ed è cominciato il divertimento!
La Falesia:
Avvicinamento Schizzo Falesia Locandina
Con un po’ di timore abbiamo iniziato ad appoggiare le picche su qualche tacca e a torcerle in qualche fessura, però avere Max come istruttore ed osservarlo mentre scalava con le picche in mano era strabiliante, oltre che istruttivo, e ci dava una carica immensa, dettata dalla passione.
Ed è proprio da questo che nasce questa nuova falesia, dalla passione di due uomini per la montagna e per l'arrampicata. Uno splendido lavoro a cui abbiamo cercato di contribuire modestamente anche noi. Infatti il giorno dopo siamo tornati, e pure raddoppiati.
C'era chi lavorava e dava una mano a Romeo a ripulire il bosco e chi scalava con Max, poi ci si dava il cambio, per finire la giornata in bellezza, con pane, salsiccia grigliata e le storie di Max, che ci raccontava di come avesse voluto dedicare questa falesia ad alcuni suoi amici che oggi non sono più con noi.
Una giornata splendida tra amici, divertimento, scalata, picche e salcicce! Questo è quello che questa nuova falesia potrà offrire (...salsicce a parte…).
Ad oggi non possiamo neanche immaginare le candele che si formeranno quest'inverno quando l'acqua che sgorga dai tubi gelerà, possiamo solo aspettare, sperando di venire ripagati di quest'estate freddolosa con un grande inverno.
Con un po' di nostalgia e un po' di invidia, perché vorremmo essere ancora noi le "nuove reclute", auguriamo alla Gerva un buonissimo corso di cascate e dry-tooling.
Consapevoli di avere, grazie a questa nuova falesia, un'opportunità in più per imparare.
Un ringraziamento speciale va al nostro maestro Massimo Piras, mago delle picche e a Romeo Isaia, storico ghiacciatore italiano e gestore del rifugio Savigliano che, con la loro inesauribile voglia di ricerca del "nuovo" hanno contribuito a scrivere un pezzo di storia dell'arrampicata su ghiaccio. Persone, alpinisti, ma sopratutto amici, da cui non si può far altro che imparare!
Sullo schizzo della falesia "Cava Alta" sono indicati i nomi dei tiri, questi sono tutti attrezzati, tranne due: Boulder trad e Trad dülfer picks per i quali sono necessari friends e nuts, magnifiche fessure di cui si è voluto mantenere lo stile trad. Lasciamo a Massimo Piras il compito di pubblicare una relazione tecnica dei tiri.
ACCESSO: Dal parcheggio della diga di Pontechianale, attraversare il ponte e passare davanti alla falesia di ghiaccio, proseguire per 100 mt sulla strada e individuare sulla sinistra una pianta rivestita di assi. Seguire il sentiero per 15 min che porta direttamente ai piedi della falesia.
Scritto a quattro mani e tre teste da Eugenia Passet, Martina Mastria e Max Piras.