Sbarua: riattrezzatura Bon ton e non solo...
Dopo le fatiche sul Bimbo, e qualche mese di riposo, chiedo a Rico se ha voglia di darmi una mano a ripulire e riattrezzare “Bon ton”. Anche se spesso ripetuta, la via è stata invasa in alcuni tratti dal lichene e, per non farsi mancare niente, anche da qualche toppa erbosa di troppo. Inoltre, l’attrezzatura della via è oggettivamente un po’ datata. Una bella ripulita e un'attrezzatura adeguata agli standard attuali è proprio quello che ci vorrebbe. Con l’occasione, apporterei anche qualche piccola miglioria. Claudio Battezzati, compagno d’apertura della via nel mese di marzo del 1986, che attualmente lavora in trasferta in Sicilia, è d’accordo. Rico, come sempre entusiasta, è subito disponibile...
In nove giorni, tra maggio e settembre 2014, portiamo a termine il lavoro, compreso la risistemazione di “Tatta-bu”. Pulizia e attrezzatura a fix-inox con soste Raumer con un anello. Sosta 2, 4 e 6, dotate anche di maglia rapida inox per le calate in doppia.
LE MIGLIORIE.
# - Staccato lama che suonava male, all’attacco della via. Partenza ora un po’ più impegnativa (aggiunto fix). # - Aggiunto fix sulla verticale, qualche metro sopra l’uscita del muretto iniziale per evitare un potenziale pendolo al secondo (in apertura c’era un chiodo a lama che avevo messo per lo stesso motivo e che fu tolto probabilmente da Michele Carbone quando attrezzò “Bon ton” a fix nei primi anni 90). # - Giunti alla S2, la via saliva per qualche metro in comune con la “Rivero” per poi piegare a destra. Ora, per evitare questo accavallamento, è stata attrezzata una sosta sulla destra, in fondo al terrazzone, che permette così un prosieguo diretto e indipendente della via (due fix). # - La S3 è stata abbassata di due metri: ora più comoda. # - Alla S4, si partiva salendo con i piedi su un ramo della pianta. Il ramo era secco e non sarebbe durato a lungo. E’ stato segato, ma questo ha reso più impegnativa la partenza. Per evitare di cadere sul tronco è stato aggiunto un fix di protezione un metro sopra la sosta. # - L’ultimo tiro (in comune con la “Diretta centrale Appiano) ha ora tre fix. # - Si può scendere tranquillamente a piedi seguendo una catena che in pochi metri si collega alla discesa dalla “Rivero”. Ulteriore catena piazzata nel risalto roccioso finale, utile soprattutto se bagnato o in presenza di neve e/o ghiaccio.
Naturalmente cogliamo l’occasione di ripulire e riattrezzare anche “Tatta-bu”. Questa via, che avevo attrezzato nel mese di novembre del 1986 con Beppe Musso, originariamente di due tiri, incrociava da sinistra a destra il primo tiro di “Bon ton”. In fase di riattrezzatura, per evitare l’incrocio, è stata scorporata in due tiri distinti. Il primo ha conservato la denominazione di “Tatta-bu” ed è diventato un monotiro attrezzato per moulinette. E’ possibile bypassare la sosta e pervenire alla S1 di “Bon ton” (alternativa al primo tiro). Il secondo, rinominato “Push-up”, può costituire una alternativa al secondo tiro di “Bon ton”.
E ancora...
A destra del quinto tiro di “Bon ton”, quello dello spigolo, c’è un muro di 35 metri leggermente abbattuto, sovrastato da un grande tetto quasi orizzontale. Su questo muro passa la parte finale della “Diretta centrale Appiano”. La via sale con qualche tratto in artificiale e con un traverso di circa dodici metri, sotto il tetto, giunge in sosta, in comune alla S5 di “Bon ton”. Traverso dall’aspetto severo, ma facile. Molto estetico.
Dopo l’apertura di “Bon ton”, Enzo Appiano mi aveva proposto di dargli una mano a riattrezzare la sua “Diretta centrale”. Non ci siamo mai riusciti. Di anni ne sono passati, ed ecco l’occasione buona, anche se parliamo solo della parte finale. Gli telefono. E’ d’accordo ma non può partecipare. Rico, come sempre, è disponibile. E allora ecco che ci regaliamo altri quattro giorni di lavoro tra ottobre e novembre!!!!!
Questo tratto finale della via di Appiano è raggiungibile salendo il quarto tiro di “Bon ton”. Lungo il diedro, qualche metro sotto la sosta con la pianta, ci si protegge ad un fix posto a destra, verso lo spigolo: sosta subito dietro. Ampio terrazzamento. Tre metri a destra c’è la S5 di “Funghi sacri”. Qualche metro ancora a destra si intravedono i fix del tratto finale della “Diretta centrale”.
Adelchi Lucchetta