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Big Black Belly - Il Pancione Nero

 

La falesia del “Big Black Belly”, o all’italiana il “Pancione Nero”, nasce da un’esplorazione effettuata con Sandro Zuccon nel dicembre 2022, durante la quale vennero adocchiate anche altre strutture e singoli tiri nella zona, che poi chiameremo “La Comba dei Leoni”.
Giunti al di sopra, attirati dalla grande pancia nera di roccia apparentemente molto compatta e verticale, oltretutto esposta quasi ad ovest (rarità in val Susa), scopriamo che però la parte superiore è in realtà appoggiata e la roccia nera tende a formare fastidiose scaglie.
Daremo quindi precedenza ad altre strutture della “Comba”, dove pulimmo e scalammo 4 bellissime fessure, che verranno pubblicate a tempo debito.

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Non molto convinti, almeno io, torniamo nella primavera 2023 e ci caliamo da un albero. Confermata l’impressione solo parzialmente positiva sul “pancione”, ci rendiamo però conto che sul lato destro è presente un muro estremamente verticale e compattissimo, di “granito” rosso di eccellente qualità e rugosità.
Entusiasta, chiodo di getto quello che diventerà “Un minuto per sempre”, un 7a+ non scontato e molto aleatorio nella parte superiore. Per me bellissimo, king line della parete.

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L’ultimo progetto estensivo l’avevo completato nel Maggio 2022, alla Terrazza San Lorenzo in Piantonetto. Come sempre mi ci vuole un annetto per recuperare la motivazione ad imbarcarmi in un grosso lavoro come questo. Tuttavia, la bellezza della roccia e lo stile dell’arrampicata molto tecnica e verticale della parete mi stimola a proseguire. Inoltre, nell’ultimo anno ho quasi interamente scalato trad, ormai in valle ci sono tante possibilità, ma come sempre, quando un’attività diventa “di moda”, non mi sento più a mio agio: da buon bastian contrari il rifugio è sempre nel seguire la via opposta.

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Tornerò molte volte, insieme a vari compagni tra cui Sandro Zuc, e soprattutto illustri esponenti dei Tritoni Verticali, tra cui Manuel, Susanna e Carletto, che si chioderanno ciascuno un loro tiro, sempre nei canoni del progetto generale.
Dopo le diverse esperienze di aperture dal basso, trad e a spit, mi ero trovato impreparato quando mi era capitato di dover chiodare delle linee sportive dall’alto. Non avevo il giusto metodo, e spesso mi trovato a dover correggere errori di chiodatura.

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Al “Pancione” ci sono ora 15 tiri. Posso dire finalmente di aver acquisito una prassi per questo tipo di chiodatura, in particolare grazie al giovane e forte Carletto. L’attività è sicuramente meno impegnativa dal punto di vista psicologico rispetto ad una salita dal basso, ma non meno complessa e stimolante, nella ricerca del percorso, nello studio dei movimenti e soprattutto nel piazzamento ottimale delle protezioni. La parte più difficile è riuscire a lasciare la propria impronta, perché la via è sempre un’opera d’arte, frutto dell’ingegno e della visione dell’apritore, ma pensando ai possibili fruitori. Quello che non cambia è l’enorme e immancabile lavoro di pulizia e preparazione delle linee.

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Credo che il risultato sia interessante, le vie sono tutte piacevoli, lo stile tecnico e da capire, spesso con difficili boulder di posizionamento e di dita. Tre vie evidentemente proteggibili sono state lasciate senza spit, salibili trad, nel tentativo di dare un segnale anche per le aperture di nuove falesie. Perché le pareti devono essere per forza o trad o sport? Forse ha più senso concentrarsi sulla singola linea, e se è proteggibile, semplicemente non chiodarla.

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Il progetto è stato interamente chiodato con materiale omologato soste comprese, INOX 316 Kinobi e Lappas Climbing sempre 316, finanziato con fondi propri da Filippo Ghilardini, tranne la via “Ágætis byrjun” finanziata e chiodata da Susanna Tubiana. Manuel Bissaca dei Tritoni Verticali ha messo i chiodi sulla linea “Storia di Nessuno”, Carlo Penna sulle linee “Accadde domani”, nata da una visione condivisa, e “Una formalità”. Un grande grazie a loro ed anche al solito Sandro Zuccon per l’idea, a Susanna e a Giovanni Costanzo per le corde di servizio, a Fabrizio, Gino, Niccolò, Simone, Loris, Chiara, Gianluca, Giulio, Marti, Leo e Federico per il beta testing e la conferma dei gradi.
Tutte le linee sono state liberate da Filippo Ghilardini, i gradi vanno e vengono.

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Si ringraziano sentitamente i volontari del "Gruppo Pulizia Sentieri Roceja" per il supporto nell'allargamento del sentiero e per l'enorme lavoro di manutenzione sentieristica di cui si fanno carico nella zona.Il luogo è molto bello, la sera la vista del tramonto sul gruppo degli Ambin dalla poltrona naturale di roccia del settore sinistro è una delle più struggenti della valle. Per favore mantenete la falesia pulita, sotterrate i vostri bisogni e la vostra carta igienica (no fazzoletti e no salviette). Grazie!

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Accesso
Dalla statale 25 a Borgone Susa imboccare sulla destra via Florio Benvenuto (passaggio a livello) e proseguire fino a prendere il bivio a destra in direzione della frazione Chiantusello (fontana, via Chiantusello). Giunti a Chiantusello girare a sinistra in direzione Chiantusello Alto (indicazione “Palestra di Roccia”), parcheggiare come per le falesie di Rocca Penna e Il Libro appena prima della frazione, in uno slargo sterrato sulla sinistra.

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Coordinate del parcheggio: 45.12543674041253, 7.243213895769619

Non parcheggiare più su all’imbocco del sentiero, in quanto è l’unico spazio disponibile per i residenti. Proseguire a piedi sulla strada inizialmente asfaltata e poi sterrata tra le case fino al suddetto slargo con bacheca. Imboccare il sentiero in direzione Rocca Penna sulla sinistra. Ignorare le prime deviazioni per prendere poi in leggera discesa il sentiero verso sinistra in direzione Borgone (taglio possibile appena prima, ometti, scritta su sasso). Giunti in prossimità del punto panoramico si prende una traccia verso monte, (ometti) che porta in meno di 10 minuti alla falesia. Traccia GPX disponibile sul sito gulliver.it.


Totale 20 minuti, 150mt D+, 15mt D-.

percorso BBB mod

Le Vie da Sinistra a Destra

1 BBB - Big Black Belly !!40mt!! 7a+

2 Il Sogno del Gatto !!40mt!! 6c+

3 Storia di Nessuno 6c

4 Una formalità 6a

5 Lilja & The Finnish Family 6b+

6 Emilia l’Elefante 6c

7 Lory Meyers (Trad: BD #0.2-4 +n.6) 6a+ - R1+

8 Leningrad Cowboys (Trad: BD #0.3-3) 6a+ - R1+

9 ‘O Svicolone 6b+

10 Spicy 5.6 (Sandbag) (Trad: BD #0.2-2, nut piccoli) 6b - R2

11 Una questione di qualità 7a

12 Un minuto per sempre 7a+

13 Accadde domani 7b+

14 Ágætis byrjun 6c+

15 Liza and Louise 6b/6b+

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L’esposizione è Ovest – Sud/Ovest, anche in primavera inoltrata il sole arriva non prima delle 12.00, si presta quindi anche a scalate mattiniere quando fa troppo caldo per scalare al sole.

Sono stato in dubbio fino all’ultimo se pubblicare o meno questa falesia, perché l’idea che l’ambiente su cui insiste non venisse trattato con la giusta cura e rispetto mi stringeva un po’ il petto.

Per favore mantenete la falesia pulita, ribadisco: sotterrate i vostri bisogni e la vostra carta igienica (no fazzoletti e no salviette, ci mettono tantissimo a degradarsi!).

Stiamo realizzando anche un’area WC provvista di pala all’estrema destra della falesia. Grazie!

Buone scalate a tutti.

 

Filippo Ghilardini (INA, Scuola Gervasutti)

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