Scheda Tecnica
Truc San Martino: Finchè Fuori fa Giorno, a Casa non ci Torno
7a max, 6b obb. - S2
250mt - esposizione Ovest
Note
Bella via nell’ambiente particolarissimo dell’Orrido di Foresto. Si inizia a scalare con una cascata alle spalle e si esce in cima su uno splendido balcone sulla Val di Susa. La roccia è una via di mezzo tra quella dell’Orrido nella parte bassa e Catteissard in alto.
Nonostante la via sia interamente spittata non è una via di falesia ma richiede di sapersi muovere un minimo su terreno d’avventura. Prestare attenzione a non far cadere sassi vista la presenza della ferrata sul lato opposto dell’orrido.
Ideale nelle mezze stagioni e anche d’estate perché la parete è molto ventilata e rimane in ombra fino alle 12.
Materiale
15 rinvii di cui 2 lunghi, non servono friend.
Avvicinamento
In breve per chi conosce la ferrata: si arriva alla fine della ferrata dal sentiero che di solito si fa discesa e si scende l’ultimo pezzo sino al torrente. Lo si attraversa e seguendo per 30m il cavo arrugginito della vecchia ferrata si giunge all’attacco. (40’)
Per chi non conosce la zona: Dalla chiesa di Foresto, dove si parcheggia, si percorre a piedi la strada asfaltata che entra verso l’orrido, prima di entrare si prende la mulattiera che sale in mezzo alla case a sx con indicazioni per il rocciamelone. Si supera qualche bivio dove bisogna tenere la destra (indicazioni per M Molaras) e dopo circa 25’ si arriva all’altezza di una casa. Si prosegue circa 100m, poi si abbandona il sentiero principale e si svolta decisamente a dx in direzione dell’orrido (in questo momento la parete è ben visibile davanti a voi) seguendo il sentiero che arriva dove finisce la ferrata (cavi). Qui è consigliabile imbragarsi e usare una longe. Si scende lungo la ferrata fino a che non si arriva al torrente nell’orrido. Lo si attraversa e seguendo per 30m il cavo arrugginito della vecchia ferrata si giunge all’attacco. (15’)
Descrizione
L1: 6c, Inizia con un breve traverso, una sezione facile su ottime prese porta al singolo di 6c. Poi più facile sino in sosta.
L2: 5, Dalla sosta si va a sinistra, uno spit protegge l’entrata nel canale poi per facili placche si giunge in sosta.
L3: 6b+, Bellissimo tiro, inizio su muro a buone prese, poi dalla cengia inizia una sezione strapiombante su tacche nette, sosta da collegare poco visibile, dall’ultimo spit tenere la sinistra.
L4: 4, Si sale il facile muro (1 spit), si supera una sosta di servizio e si risale a destra il canale (1 spit) fino in sosta alla base della pala finale.
L5: 6a+, inizio in facile diedro poi bei movimenti tecnici su placca nera.
L6: 6c, versione più tecnica e difficile del tiro precedente, bel traverso finale impegnativo, sosta poco visibile in una nicchia.
L7: 7a, Bellissimo tiro che inizia con un breve traverso a sinistra, poi strapiombo (spit poco visibile, si vede all’ultimo) e difficile ristabilimento su tacche, poi più facile fino in sosta su ottima roccia.
L8: 6b, si sale il muro sopra la sosta, dopo un ristabilimento su cengia si traversa a sx con bei movimenti su tacche, si sale il muro rossa di roccia magnifica e si entra in un diedro che si segue fino al termine delle difficoltà, sosta su albero con cordone rosso.
Discesa
Dall’albero si prosegue in obliquo verso sx, senza percorso obbligato, su terreno via via più facile, fino a che non si raggiunge il colle del truc san martino con fantastico panorama sulla val di susa. In 5’ si può anche raggiungere la cima del truc. Per scendere si prende il sentiero che sale leggermente all’inizio, dopo pochi metri si va a destra al bivio e si scende passando davanti alle striature nere fino a foresto. Arrivati al parcheggio sterrato delle striature c’è un comodo passaggio che permette di arrivare direttamente dentro l’orrido senza passare dal paese, basta andare a destra e salire la sterrata che poi diventa sentiero. (circa 30’ in totale).
Storico
Iniziata novembre 2020, finita agosto 2021.
F. e M. Ventre, M. Vigorita