Noasca Diamond: scheda della via
Noasca Diamond: Bronze, Silver e Gold
Via modulare di 350 metri di sviluppo e 15 tiri ad appena 15-20 minuti dal Piazzale di Noasca con rapida discesa a piedi su sentiero. Spettacolare e da non perdere per chi vuole conoscere lo splendido Gneiss della Valle dell’Orco o per chi ha già scalato le altre classiche. La tipologia è singolare nella bassa valle, per lunghezza, comodità, omogeneità del grado (intorno al 6c) e stili di arrampicata che variano di continuo. Per lo scalatore medio portare casa i 15 tiri di Noasca Diamond equivale ad un bel diploma di scalata su granito.
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Sono possibili diverse combinazioni. La via è idealmente suddivisibile in tre parti:
1) I tiri dall’1 al 4 sono La BRONZE, un piccolo gioiello di placca, scalabile con una corda da 50 metri e 14 rinvii, moschettoni a ghiera e cordini per sosta. Discesa a piedi dal sentiero. Grado max 6c+ obb. 6b anche se quasi tutta azzerabile per chiodatura generosa che permette sempre di osare la libera in tranquillità. Roccia particolarissima tipo Grimsel (Svizzera), liscia e color bronzo, senza le tipiche rugosità dello Gneiss grigio di queste parti. Alcuni passi sono un atto di fede nelle vostre suole, che incredibilmente terranno.
Discesa a piedi 10 min dal sentiero
2) I tiri dal 5 all’11 sono La SILVER, tutto il repertorio del granito, divertimento puro, placche, fessure, diedri e muri a tacche. Due corde da 60 metri, cordini, moschettoni liberi, moschettoni a ghiera per soste. 14 rinvii ( di cui 4 o 5 coppie di moschettoni con cordino allungabile, meglio per protezioni mobili). Una serie di friend fino al 4BD doppi il 3,2,1,0,75.
Questa attrezzatura è consigliata per l’arrampicatore medio e per non esagerare con il peso. Poi ognuno deve regolarsi come crede. Grado Max 6c, i tratti a spit sono chiodati ravvicinati, spesso azzerabili. I tratti da proteggere a friend possono essere lunghi, ma di facile posizionamento grazie alla tipica conformazione del granito. Per cui un vero obbligatorio non c’è mai. Occorre saperli dosare con una buona strategia, la percezione di sicurezza è individuale.
Sui tratti a friend occorre avere le corde separate in modo da moschettonare singolarmente le protezioni mobili a ds e sn (non rinviarle con tutte e due le corde!) . Portarsi almeno 4/5 rinvii fatti con moschettoni e cordino allungabile all’occorrenza . Per chi è abituato al Trad son consigli banali, ma per chi è alle prime armi si evita di avere dopo un po’ un Tir attaccato all’imbragatura o friend che lavorano in orizzontale.
Discesa con tre doppie veloci
3) I tiri dal 12 al 15 sono la GOLD, ambiente stupendo, giardini sospesi a picco sui tetti di Noasca. Scalata come sempre varia e divertente, roccia splendida. Materiale come per la Silver essendone la continuazione.
Grado 6c+, 6b obbligatorio, chiodatura generosa come per il resto della via. Fessure da proteggere.
I gradi dei tiri da proteggere saranno considerati dai più esperti un po’ generosi, ma chi non è abituato ha una percezione di difficoltà superiore .
Discesa a piedi per comodissimo sentiero, 35 minuti. Non scendere in doppia, è lungo e complicato, in quanto il tiro 12 è un lungo traverso pressocché in piano e la vegetazione può disturbare.
Ovvio che la Bronze e la Silver possono essere fatte insieme o indipendentemente, in quanto un sentiero attraversa la parete alla fine della Bronze. Un consiglio solo per voi (!), se volete farle insieme, potete portare preventivamente il grosso dell’attrezzatura (Friend) alla base della Silver in pochi minuti di sentiero, così ridiscesi, vi scalate la Bronze scarichi e in piena libertà di movimento. La via è stata attentamente ripulita ma in 350 metri è normale che qualche presa possa richiedere qualche passaggio per diventare ottimale.
Può dire di aver scalato il Noasca Diamond, chi fa tutte e tre le vie di seguito, un bel gioco e una bella scorpacciata di arrampicata Orco Valley style, avendo la conferma di saper scalare su tutti gli stili del granito.
Raccomandati casco e tutti gli accorgimenti di sicurezza per una via di montagna. Seppur con obbligatorio basso, ambiente ameno e ritirata facile, la difficoltà è media e anche se addomesticata dalla chiodatura le difficoltà sono costanti, non per principianti. Occorre scalare con buona tecnica sul 6c per divertirsi.
Specie per chi viene da lontano, una splendida abbinata è il Weekend Orco Valley. Il sabato “Noasca Diamond” e la domenica “A volte ritornano alla Punta Phuc” con pernottamento al romantico Rifugio di Noaschetta (chiavi a Noasca) raggiungibile in breve proseguendo per il sentiero Minetti .
Insieme fanno una scorpacciata di 750 metri di granito perfettamente attrezzato e poco ingaggiato, in un ambiente da sogno, sempre azzerabile o con spit o con friend. Tutto relativamente a bassa quota. Potrebbe essere per stare al gioco il Noasca Platinum?
Periodo: per la felice esposizione a sud , Noasca Diamond può essere scalabile tutto l’anno, anche d’inverno quando non c’è neve e la temperatura è mite. In apertura, a gennaio 2020 era ideale per scalare. In piena estate attaccate molto presto, le placche della Bronze con il caldo possono diventare assai ostiche. Evitare i periodi dopo le piogge, alcuni tratti tendono a restare bagnati. La Silver si asciuga prima delle altre.
BRONZE
L1 Il tiro della sveglia 5c
L2 Uno dei passi più difficili della via, delicatissimo, soluzione da intuire 6c+
L3 The perfect slab, una placca dall’estetica superba e color bronzo 6c
L4 Tiro di uscita della Bronze ancora difficile e bello 6c
Possibile discesa dal sentiero. 10 minuti all’attacco.
SILVER
L5 Tiro divertente con tettino, da integrare 6b
L6 Partenza Trad, bella fessura diagonale e poi placca a piccole tacche, difficile 6c
L7 The Coffee Crack, siamo a metà via, alla pausa caffè, che si presenta come un diedro fessura in puro stile Orco Valley, mai veramente difficile, ma tutto da proteggere a friend. 6b+, grande godimento. Spostatevi ad assicurare il primo alla sosta 7bis.
L8 Offwhidth Crack, non ci facciamo mancare nulla, breve fessura camino laboriosa da impostare. Tipico passaggio su granito con fessure larghe. Tutto Trad tranne partenza, utile il 4 BD ma non indispensabile. 6b+
L9 The Wall muro spettacolare, un tiro da Gran Capucin, da scalare rilassati, tutto a spit tranne un friend volendo in partenza. Lasciate poi i friend al secondo. Una sequenza di tacche e diedrini vi portano al difficile passo per arrivare in catena 6C.
L10 The Crocodile Crack, dovrete mettere le vostre mani nella bocca del coccodrillo per venire a capo di questa lunga e rossiccia fessura orizzontale, in pieno volo sui tetti di Noasca. Un vero gioiello estetico naturale. Il rettile sdraiato aprirà le sue fauci per farvi arrivare in sosta dove termina Follie per Moana, la via di Motto e soci. Lungo tratto Trad con passo che richiede tecnica e decisione, armatevi di nuovo dei friend . 6c. Due spit, alla fine della prima parte della fessura sono stati messi per un eventuale soccorso, essendo un traverso, ma chi ha più tecnica può ignorarli e farla tranquillamente tutta in green point.
L11 Partenza su placca liscia e divertente poi muro aggettante con allunghi e pochi riposi , tutta protetta a spit. Qui, sulla cengia termina la Silver . Potete con tre doppie veloci a piombo e lineari ( non sulla via di salita ) raggiungere il sentiero. 6c
GOLD
L12 Se siete veri uomini, e la sete di avventura non vi abbandona...e neanche la pelle sulle dita, proseguite per l’ultimo stadio, La Gold. Questa prima lunghezza è su cengia, posto bellissimo ma privo di difficoltà per raggiungere con lungo traverso a sinistra, quasi camminando, l’ultima porzione di parete.
L13 The Roof Garden, tiro molto divertente e vario con partenza Trad ed uscita mista a friend e spit su placca luminosa e aperta. Arrivate in un posto incantevole, il giardino sospeso da cui vedrete il Courmaon con lo spigolo Gervasutti , la Levanna e il Col Perduto e tutte le famose pareti della Valle dell’Orco nella gola di Balma Fiorant, il Caporal in grande evidenza. Le baite come disseminate qua e là sull’erba smeraldo. Vale la pena di arrivare quassù, difficile andar via, ci si sente fortunati ad essere al Giardino sospeso, la Valle dell’Orco ha un fascino particolare, che lascia segni indelebili nell’animo e nei ricordi, non è un posto qualsiasi. 6b+
L14 The Finger Crack era l’ultima tipologia di fessura che ci mancava, purtroppo beve ma dall’estetica perfetta, finisce su un tipica placca grigia Orco style, sosta sotto il tetto. Tiro da integrare.6a+
L15 Passo bastardo se non vi siete ancora appesi, occhio al passo bastardo, un tettino scapoiro ( in piemontese che scappa, sfuggente) che potrebbe rovinarvi la festa. Uno spit vi assicura di non finire sulla placca sottostante e rende il passo azzerabile! Un buco che sembra scavato aiuta, in realtà era una presa di quarzo friabile che è stata rimossa dopo essersi rotta. Gli scavi sono contro la nostra religione!
Il Diamante poi si difende ancora con un ultimo muretto, se siete scoppiati non sottovalutatelo. In sosta vista spettacolare sui tetti di Noasca e le montagne circostanti, anche il Monte Castello con la Punta Phuc e il Ciarforon.
Vi siete diplomati maestri del Granito, se vi siete appesi siete in buona compagnia. Rapidissima e piacevole discesa, un traverso in piano alla vostra sin guardando a monte vi porta al sentiero di Pian Rocci.
Poco più di 35 minuti e rivivrete la scalata con la birra in mano e un panino alle acciughe dai tavolini del Bar di Sabrina. Il numero delle birre enfatizzerà l’epica del racconto, i 10 friend che avete usato…potrebbero, in funzione del tasso alcolico ridursi a due, giusto per metter qualcosa!
C’est la vie, au revoir.