In ricordo di Locatelli
Ci ha lasciati Franco Locatelli, sì proprio lui “quello” della Locatelli al Sergent in Valle dell’Orco e la Locatelli sulla bella parete ovest del Monte Destrera in Piantonetto. Era un alpinista Accademico e nel 1970 entrò nell’organico degli istruttore della scuola G. Gervasutti.
Ricordo in modo particolare il primo giorno che ci incontrammo.
Quel giorno fu anche la prima salita insieme, organizzata da Adelchi e Sandro Beglio al paretone del Bric Pianarella a Feglino.
Conoscendo la sua fama e quella di Sandro Beglio fu per me emozionante nonché un grande onore arrampicare con lui in testa sulla via GRIMONETT considerata allora una notevole salita di TD sup. con forti difficoltà. Franco arrampicava con gli scarponcini a suola rigida, io con le EB le scarpette a suola liscia in voga a quel tempo. Franco non ha mai voluto provare le “scarpette” era rimasto fedele ai suoi scarponcini a suola rigida, ma andava bene così, dove non riusciva in libera si destreggiava impareggiabilmente con le staffe. Non gli interessava più condurre da primo sulle vie di un certo tipo e pertanto diventò un perfetto secondo.
Anche sulla Aiguille Croux per lo sperone ENE via Ottoz- Nava mi lasciò volentieri il comando della cordata,” passandomi” metodicamente ad ogni sosta il materiale recuperato lungo il tiro.
Continuammo con Sandro e Adelchi a frequentarci e fare delle salite in montagna e in falesia; intanto, però il tempo passava inesorabilmente, l’approccio all’arrampicata stava cambiando; si affrontavano timorosamente i primi 6a, si faceva bouldering per allenarsi, ma Franco rifuggiva da queste novità. Rimase ancorato alla sua idea di un Alpinismo classico, la modernità gli piaceva ma non riteneva di avere più le capacità per interpretarla.
La via Franco e Ketty al Monte Sordo a Feglino fu la sua ultima arrampicata prima di appendere i suoi scarponcini a suola rigida al chiodo. Facemmo la via, io con qualche resting, lui con le staffe. Alla base della via, dopo le doppie, mi disse: se questo è il nuovo modo di arrampicare l’arrampicata non è più il mio divertimento. Non arrampicò più.
Chiuso con il mondo dell’arrampicata si dedicò al ciclismo.
Ciao grande LOCA.
Claudio Battezzati