Relazione corso cascate e dry tooling stagione 2016
Anche quest’anno, nonostante le condizioni climatiche generali non fossero particolarmente favorevoli per le salite sulle cascate di ghiaccio, il 18° corso di cascate e il 3° di dry tooling si sono egregiamente conclusi.
La partecipazione degli allievi è stata degna di nota, come corpo istruttori siamo fieri di dire che le aspettative di perfezionamento degli allievi sin dalla prima uscita dei corsi non sono state deluse. Tutti gli allievi su ogni cascata si sono mostrati all’altezza della situazione.
Abbiamo iniziato dalla Val Varaita sui monotiri della palestra Ice Park dell’anfiteatro del lago di Castello e di Cava Alta, quest’anno un po’ più impegnative degli anni scorsi, per poi proseguire il giorno dopo sulle cascate della valle: Pineta Nord, Valeria, Salto dei Pachidermi, Gallina Galli, Berro.
Un particolare ringraziamento va al mitico Romeo Isaia gestore del rifugio Savigliano per la sempre ottima e generosa ospitalità.
La seconda uscita ha visto come meta le valli di Cogne, con le sue bellissime cascate, quest’anno poco formate e prese d’assalto da ogni sorta di ghiacciatori provenienti da tutta l’Europa. Tuttavia non ci siamo dati fastidio più di tanto a parte qualche sporadico caso di assembramento alle soste. Le cascate salite sono state in Val Valeille: Hard Ice In The Rock, Pattinaggio Artistico, E’ Tutto Relativo, L’eau Des Cristeaux. In Valnontey: Il Candelone di Patrì, La cascata di Patrì. Alcuni si sono spinti sino al vallone del Grauson per salire Oceano Polare. Sempre ottima la sistemazione alberghiera da Darma che ringraziamo per l’abbondante e gradevole cena.
Per finire, la terza uscita in programma sarebbe stato il meraviglioso regno incantato di Kandersteg dove le cascate la fanno da padrone. Il luogo è caratterizzato da bellissime e difficili cascate, che però purtroppo quest’anno a causa di un inverno poco rigido non si sono formate e quelle poche formate erano anoressiche e poco salibili in sicurezza.
Un rapido consulto tra gli istruttori, condizioni delle cascate e meteo, e via, la scelta non fu meglio azzeccata: SOTTOGUDA nel cuore delle Dolomiti Dolomiti. Viaggio in Pullman e sistemazione in un ottimo Rifugio Castiglioni al passo Fedaia.
A Sottoguda, piccola frazione del comune di Rocca Pietore (BL), si estende la gola legata ad una antica leggenda degli splendidi Serrai che formava la porta d’ingresso al regno scintillante di Re Ombro, che possedeva un meraviglioso palazzo nella conca soprastante. I Serrai erano allora chiusi da un gigantesco portone bronzeo la cui chiave era appesa alla porta della chiesetta di Sottoguda. I Serrai sono un capolavoro scolpito da Madre Natura, unica al mondo, sono lunghi circa 2 chilometri, con pareti a picco alte centinaia di metri con poco spazio tra l'una e l'altra. Percorsi per l' intero tratto dal piccolo torrente Pettorina che nel suo infaticabile scorrere ha eroso le rocce fino a formare voragini e le grotte levigate che oggi si possono ammirare. In inverno queste pareti si coprono come un Verdon di ghiaccio,l’incanto si ripete, l’acqua di alcune belle cascate si arresta trasformandosi in verticali colate di ghiaccio. Lo spettacolo che si presenta di volta in volta è affascinante, le cascate sono bellissime e alcune imponenti e difficili come la Cattedrale o la splendida Excalibur. Le cascate le abbiamo salite tutte conquistati da tanta bellezza del luogo. Sotto di noi un continuo via vai di gente a passeggio e sciatori che completavano la loro discesa dalle piste di sci, tutti con il naso all’insù ad ammirare le gesta incomprese di quei pazzi sognatori arrampicati su una cascata che tra poco sarà scomparsa rompendo l’incantesimo della trasformazione.
Un particolare ringraziamento va a tutti gli Istruttori e Aspiranti istruttori che hanno partecipato come sempre con impegno e professionalità alle uscite dei corsi.
Grazie a tutti ed arrivederci ai prossimi corsi.
Claudio Battezzati